Cerca nel blog

domenica 12 ottobre 2014

La mia città

La mia città è pane.
La mia città è lavoro che manca.
La mia città è compagna di vita, 
speranza di riscatto.
La mia città è acqua.
La mia città è diversa gente,
lacrime e sorrisi.
La mia città è storia uguale,
intreccio di vicoli e piazze.
La mia città è senza barriere.
La mia città è carnale,
fede professata, sangue di martire, 
grani sciolti di preghiera.
La mia città è un abbraccio.
La mia città è nuda, dignità seviziata.
La mia città è frontiera di sogni da riacchiappare,
poeti tanti di arte e di cultura.
La mia città è una canzone dolce e amara.
La mia città è esagerata, tutto e niente,
tutto insieme.
La mia città è carezza sospesa,
coraggio di mamme, spazio non abusato.
La mia città è bellezza violata, giardino possibile,
distesa di acque senza uguali.
La mia città è legge negata.
La mia città è catena da sciogliere, ospitalità generosa.
La mia città è verità da raccontare, 
botteghe e officine di invenzioni.
La mia città è memoria da conservare,
eredità da passare.
La mia città è un pugno di terra
fecondo da innaffiare.
La mia città è compassione,
carta da scrivere con inchiostro di giustizia.
La mia città è pace da costruire,
violenza rifiutata.
La mia città è un ponte sospeso di legalità sospesa.
La mia città è ancora possibile,
è ancora la mia città.
La mia città è Napoli. 


Padre Gennaro Matino




Nessun commento:

Posta un commento

Che ne pensi?